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impacchettate dentro scatole
vedo api in uno sciame
ognuna verso il suo alveare
senza una regina
e ho l’impressione che ogni faccia
abbia una storia da gridare
che rimbomba silenziosa
in un presente che non so

ed un filosofo pensava
“l’uomo è animale sociale”
se potesse pensare oggi
esclamerebbe un “però”!
chiudo allora il mio giornale

leggo gli sguardi vagare
dove è la mente a portarli
e per un’ora lascerò

che l’io narrante
parli di te
che sei distante

ed io...

apro allora il mio diario
scrivo
“la felicità è comunicare al contrario”
e per un’ora lascerò
che
ogni riferimento a fatti o persone dal reale
sia puramente casuale
...puramente, o forse no?

e l’io narrante
parla di te
che sei distante

sul metrò che non c’è

l’io narrante parla
parla di te
che sei così distante

a un metro da me

© ℗  f m 2015