
impacchettate dentro scatole vedo api in uno sciame ognuna verso il suo alveare senza una regina e ho l’impressione che ogni faccia abbia una storia da gridare che rimbomba silenziosa in un presente che non so
ed un filosofo pensava “l’uomo è animale sociale” se potesse pensare oggi esclamerebbe un “però”! chiudo allora il mio giornale leggo gli sguardi vagare dove è la mente a portarli e per un’ora lascerò
che l’io narrante parli di te che sei distante ed io...
apro allora il mio diario scrivo “la felicità è comunicare al contrario” e per un’ora lascerò che ogni riferimento a fatti o persone dal reale sia puramente casuale ...puramente, o forse no?
e l’io narrante parla di te che sei distante sul metrò che non c’è
l’io narrante parla parla di te che sei così distante a un metro da me
© ℗ f m 2015
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