tutto ciò prima o poi dovrà finire per davvero
nel momento in cui il silenzio sfumerà
in un vortice di oscurità assoluta
ai miei occhi sarà finalmente chiara la realtà
ogni situazione che mi appresto a vivere
porta già con sé frammenti della fine
che rincorrono un declino ineluttabile
in principio io ne vedo già il confine
non son stato io
non son stato io a scegliere il dolore
ho provato inutilmente
ad impedire alla mia mente di guardare avanti
e a vivere il presente
coglierlo nella sua caducità
ho intravisto nella breccia tra la mie ciglia chiuse
persone ormai perdute che bruciavano il tempo
il mio desiderio è stato non sentirmi come loro
ho già fatto molti sforzi e non ne ho mai capito il senso
però ignoro quale sia la strada da seguire
non credo nel destino e lascerò agire lui
mi abbandono da vigliacco al posto che mi ha cresciuto
in attesa di quel vortice in oppressi spazi bui
ma non ho scelto io questa solitudine
ho cercato mille volte
di cambiare la mia sorte già segnata
e di adattarmi agli altri
fingere nella mia diversità
spezzarmi nella mia fragilità
spezzarmi
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