ti ho cercato nel suono ovattato di un LP e ho sfiorato l'assente memoria di un venerdì che ho vissuto, ma senza capire volgendomi al mondo in un pianto quest'immagine plastificata è ora motivo di incanto per me
ché ti ritrovo davanti oggi vecchio ormai vent'anni: luci concentriche sfuocano su un beat sintetico quel fascino occulto ha il possesso di me etico ed estetico, a posteriori ipnotico mi avvince il mio ottantacinque
mi hai guidato nelle ore di vuoto incolmabile e hai svelato al tatto il tuo volto impalpabile ho racchiuso passaggi di tempo alzando la voce in un canto per quell'anno ormai post-orwelliano che ha irradiato vita su me
così, infatuato di te oggi vestirò i tuoi panni quell'X sul calendario inizia un film ipotetico in voga in un giorno, poi già demodé
nell'evolversi frenetico di un creato caotico si stringe a me l'ottantacinque
© ℗ f m 2006
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